IL BIVIO
(poesia selezionata
per un'antologia pubblicata nel 2008)
Sto
guidando di notte, al buio totale.
Non ci sono lampioni,
non vedo segnali,
solo i miei fari che guardano avanti,
che cercano te.
La strada è terminata,
uno squarcio per terra non mi fa proseguire,
ma io devo trovarti, devo averti.
Abbandono l’auto e proseguo a piedi
per un vecchio ponte abbandonato.
Il buio è sempre più fitto,
il freddo mi rallenta, ma di poco.
Non posso fermarmi ora,
mi sembra di sentire il tuo profumo,
e pregusto l’emozione di riaverti.
Mi stai chiamando e io comincio a correre.
Sì, ne sono certo,
stai chiamando il mio nome,
ma allora, se mi vuoi,
perché tutto questo?
Non sapevo che qui ci fosse un giardino così bello,
e così illuminato!
Seguo il viale asfaltato,
che mi conduce ad un bivio.
Quale strada prendere?
Sento la tua voce più vicina,
ma sono ubriaco di sensazioni
e non capisco da dove provenga.
Due strade: una a nord-ovest, una a sud-est.
Oppure tornare indietro?
Sì, torno indietro.
Sono ubriaco,
ma ho capito che in amore non voglio bivi.
Torno indietro, in solitudine,
per la strada buia, ma senza bivio.